Formato tesi di laurea: come scegliere il migliore

Sei arrivato al fatidico momento della stesura della tesi? Ecco l’articolo che fa per te! Lo staff della Università online Niccolò Cusano di Foggia ha deciso di fornire tutti i suggerimenti relativi al miglior formato della tesi di laurea, senza dimenticare alcuni accorgimenti su come scriverla ed impaginarla.
consigli per scrivere la tesi
Dunque, siete pronti? Leggete qui di seguito!

Come scrivere una tesi di laurea: ecco le regole da seguire

Ci sono delle regole da rispettare quando si scrive una tesi di laurea, e non stiamo parlando solo del tipo di scrittura che deve essere esente da errori ortografici, senza utilizzo di espressioni colloquiali (sia nello scritto vero e proprio che in riferimento a segni di interpunzione come puntini di sospensione o punti esclamativi), chiara e interessante al tempo stesso – ma anche di struttura formale.

Iniziamo con specificare le parti del testo della tesi che ogni tesi deve avere per essere accettata da una commissione di laurea e per essere un lavoro professionale:

Abstract

È un riassunto della tesi di laurea in lingua inglese che va allegato alla tesi. Sostanzialmente si tratta di una schematizzazione dell’intero lavoro svolto; resta il fatto che si deve – anche nella brevità del testo  – tener conto di alcuni obblighi: l’indicazione chiara dell’argomento della tesi con cenno alla metodologia di azione utilizzata nel corso della stesura, presentazione del lavoro, riassunto del contenuto e delle conclusioni raggiunte. Un consiglio ulteriore è quello di utilizzare sempre il linguaggio impersonale, evitando la prima persona singolare.

Introduzione

Arriviamo ad uno dei più importanti capitoli che si andranno a redigere: quello dell’introduzione della tesi di laurea. Non va scritto a cuor leggero in quanto deve contenere tutte le premesse che saranno poi svolte nel corso della stesura del testo. Per questo è bene scriverlo quando si è sicuri dell’argomento da affrontare e delle modalità con cui si vuole sviscerare l’argomento.

Inoltre, è bene scrivere in maniera chiara e concisa con l’intento di rivolgersi a qualcuno che non conosce l’argomento. Spesso è questa la cosa più difficile: spogliarsi – nel corso della scrittura – di ciò che si è studiato e si è appreso, scrivendo come se ci si rivolgesse a qualcuno che non conosce affatto l’argomento.

Capitoli e paragrafi

Il corpo del testo della tesi, poi, deve essere suddiviso in capitoli, divisi a loro volta in paragrafi e sottoparagrafi. Oltre a rendere più chiara la stesura del testo, questa metodologia di scrittura contribuisce ad aiutare nell’organizzazione dell’esposizione del  testo.

Ogni capitolo e paragrafo deve essere numerato. Ad esempio al capitolo 1, seguiranno i paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 eccetera…

Conclusione

Se un testo è ben strutturato, dunque se si saranno esaminate tutte le premesse contenute nell’introduzione, sarà estremamente facile ed inquisitivo per il laureando scrivere la conclusione del lavoro.

La conclusione deve essere chiara, sintetica ed efficace. Quindi, in sostanza, deve seguire un ordine logico nelle idee esposte, richiamando il metodo  di ragionamento seguito nel lavoro e riportando i risultati più importanti che sono emersi.

Buona norma è impostare una parte della conclusione della tesi di laurea sui possibili futuri sviluppi della ricerca svolta.

Bibliografia

Infine, una tesi che si rispetti contiene una accurata bibliografia delle fonti: articoli di giornale, libri di testo, manuali di studio ed elenco dei siti internet visitati nel corso della stesura. Un corretto riferimento bibliografico avrà queste caratteristiche: Cognome, Nome dell’autore (anno prima pubblicazione), Titolo dell’opera, casa editrice, luogo di pubblicazione.

Grafica e formato: ecco cosa non dimenticare

Passiamo alla parte più tecnica: l’impaginazione della tesi di laurea. Ecco cosa occorre tenere in considerazione per eseguire un buon lavoro:

  • Frontespizio: deve essere contenere il nome dell’università, il titolo della tesi, nome e cognome del laureando, nome e cognome del docente relatore (e del correlatore, se presente) e l’anno accademico in corso
  • Margini: per facilitare la rilegatura del testo e la sua visione globale, i margini da lasciare sono (indicativamente): Superiore 2,5 – Inferiore 2,5 – Destro 2,5 – Sinistro 3.
  • Interlinea: tra una riga e l’altra del testo, per facilitare la lettura occorre lasciare 1,5 punti
  • Carattere: Il carattere migliore da utilizzare nella tesi di laurea è il Times New Roman di dimensione 12 punti (14 per i titoli di capitoli e paragrafi).

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