Diagramma a blocchi: che cos’è e a cosa serve
Nel corso degli anni universitari – vuoi per riuscire ad avere un quadro più organizzato di una materia di studio, vuoi per presentare in maniera ordinata una relazione conclusiva – è utile fare affidamento sull’utilizzo di un diagramma a blocchi. Proprio per questo lo staff della Unicusano di Foggia ha interesse nel fornire tutte le specifiche su che cosa sia questo tipo di diagramma e in quali contesti può essere utilizzato con efficacia.
Infatti quando si parla di riassunti o mappe concettuali, non si può prescindere dall’usare degli schemi che aiutino ad organizzare al meglio le informazioni sia appannaggio di chi sta studiando sia, al tempo stesso, di chi dovrà “leggere” queste informazioni.
Un esempio lampante è quello della presentazione della tesi di laurea quando i laureandi dovranno presentare in maniera chiara il loro lavoro ad una commissione dove saranno presenti anche docenti non esperti nella materia di riferimento. L’utilizzo di diagrammi a blocchi è uno dei modi per articolare chiaramente una presentazione, rendendola fruibile a tutti. Come? L’utilità principale è quella di vedere come si “legano” i vari concetti e quali sono le tematiche chiave del lavoro di tesi.
Lo studente che presenterà un buon lavoro – in questo senso – riceverà senza dubbio il plauso della commissione. Infatti, una capacità dimostrata di organizzazione e pianificazione delle informazioni sarà certamente apprezzata.
Ovviamente utilizzare degli schemi a blocchi non serve solo ai fini della tesi di laurea ma anche nella quotidiana vita universitaria. Il concetto base, però, è il medesimo: l’organizzazione delle informazioni riesce a rendere più fluido lo studio e a sostenere la memoria visiva al momento dell’esame o di una verifica finale: avendo presente lo schema il cervello riuscirà a fare con più velocità quei collegamenti tra concetti (o anche multidisciplinari) che riusciranno ad impressionare favorevolmente il docente.
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Diagramma di flusso: ecco come crearli
L’utilizzo di questi diagrammi a blocchi o di flusso prende il via dall’informatica per poi arrivare ad essere utilizzati in tutte le materia. Per la precisione (se vogliamo darne una definizione precisa) questi diagrammi consentono di rappresentare in maniera semplificata, sotto forma di schema, un concetto o un’idea più complessa.
Questo, come già accennato, può essere utile per studiare ma anche per esporre al pubblico un proprio progetto. Proprio per questo l’interesse verso la costruzione di diagrammi di flusso è davvero ampia tanto da aver spinto lo staff della Università Niccolò Cusano di Foggia a fornirne una dimostrazione step by step.
Ecco quindi, come organizzarsi…
Come prima cosa occorre avere ben chiaro nella propria mente l’algoritmo che si vuole schematizzare. Proprio così; anche le materie che a primo acchito non hanno niente a che fare con le scienze spesso nascondono una serie di collegamenti precisi tra i vari fatti, tanto che – se ne saltasse uno – il continuum logico e temporale salterebbe.
Ecco perché qualsiasi materia può essere considerata come una successione di eventi legati da un filo conduttore. Proprio per questo occorre sapere come organizzare uno schema concettuale.
L’uso di un opportuno diagramma di flusso consente di rappresentare graficamente un qualsiasi algoritmo. Le condizioni sono che la lista degli eventi e delle istruzioni sia finita e che sia ordinata.
Esistono, per praticità e facilitare la comprensione, tre tipologie di blocchi elementari: i blocchi ovali per inizio e fine, blocchi rettangolari per istruzioni o comandi ma anche per presentazione di dati o risultati, blocchi romboidali per porre domande o visionare eventi scaturiti in seguito a due possibilità presentatisi.
Vi ricordiamo, comunque, che è necessario utilizzare sempre degli accorgimenti pratici: box della stessa forma identificano concetti simili o in qualche modo in relazione tra loro così come frecce di colore o forma diversa indicano diversi tipi di relazione. È fondamentale ricordare questo al fine di costruire diagrammi a cui si potrà accedere anche a distanza di tempo senza “perdere” nessuna delle informazioni contenute e che potrebbero essere condivisi e compresi anche da altre persone senza alcuna spiegazione.
App per flow chart: ecco quali utilizzare
Per creare flow chart in maniera facile, è possibile fare affidamento su alcune app e programmi per computer, vediamone alcuni…
In questo modo ci saranno delle procedure guidate che consentiranno di creare il proprio schema concettuale in poche e facili mosse, arrivando poi a poter salvare lo schema in vari formati o anche a condividerlo.
Draw.io
Draw.io è sicuramente lo strumento online più completo che mette a disposizione tantissime funzioni gratuitamente. In particolare è possibile salvare i file in Google Drive, Dropbox, Microsoft Onedrive o anche sul PC utilizzato e fornisce molti modelli e templates tra cui scegliere per non partire da zero a costruire un flow chart o una mappa.
Wireflow
Wireflow (maggiori informazioni cliccando qui) è uni strumento online gratuito per creare diagrammi di flusso di ogni genere.
Si tratta di un sito moderno, molto facile da usare e intuitivo al massimo, che funziona anche come app collaborativa per lavorare con altre persone sullo stesso progetto – ed è per questo utile all’università.
Creately
Si tratta di un servizio online che permette di creare con pochi clic del mouse diagrammi di flusso e mappe concettuali. Il sito web consente di creare diagrammi a piacimento utilizzando tra una vasta serie di forme geometriche disponibili nelle quali è possibile inserire un testo.
Per avere maggiori informazioni, cliccate su questo link.
Lucid Chart
Si tratta di un sito gratuito che – previa registrazione – consente di salvare diagrammi e grafici come file PNG, JPG, PDF o SVG ed anche di collegare file di dati, il tutto con un’interfaccia chiara e precisa.
Per saperne di più ecco il link diretto.
Diagram Designer
Un programma facile ed intuitivo con cui disegnare diagrammi ben fatti è sicuramente Diagram Designer. Questo software, infatti, consente a tutti di creare diagrammi con blocchi di varie forme, inserendo all’interno di esse un testo a piacere. Provando e riprovando si riuscirà – senza uno studio eccessivo – a creare diagrammi efficaci di cui si finirà di non poter far più a meno.
Bubblus
È un’applicazione online che può essere usata direttamente dal browser grazie alla quale è possibile creare, bolla dopo bolla, dei diagrammi composti da diversi colori e formattazione del testo.
Il progetto si può poi salvare come file immagine o file html. Altro info? Ecco il link diretto al sito.
Cacoo
Un altro servizio che è possibile utilizzare (stavolta sul web, senza dover scaricare nessun software) è Cacoo. Questo consente di creare un diagramma di flusso direttamente su Internet, modificarlo e condividerlo con gli altri in maniera estremamente facile e veloce.
Ed è proprio la condivisione a rendere Cacoo un servizio di collaborazione ed inclusione: le mappe concettuali, infatti, possono diventare appannaggio di tutti e facilitare lo studio o la spiegazione. Non è raro, ad esempio, che siano gli stessi docenti a condividere con gli studenti questi diagrammi.
Questi software o siti web consigliati non sono, comunque, l’unico modo per realizzare mappe concettuali: un altro modo efficace è quello di utilizzare strumenti alla portata di tutti come Microsoft Excel o Word o anche con Disegni di Google in Google Docs. In questo caso si potrà dar libero sfogo alle proprie volontà senza rimanere dentro schemi prefissati.
Avete tutto chiaro? Siete pronti per iniziare a schematizzare ogni vostro progetto? Vi assicuriamo che non tornerete più indietro!