Tipologie di colloquio di lavoro: quali sono e come affrontarle
Stai cercando lavoro, sei curioso di sapere quali tipologie di colloquio ti aspettano? In questo articolo vogliamo informarti sulle diverse modalità con cui vengono ricercati i candidati ad una posizione professionale. Conoscerli ti aiuterà ad arrivare preparato e a guadagnare la carriera che desideri.
Il colloquio conoscitivo
Hai inviato il curriculum, è stato visionato dai recruiter e ti hanno contattato per un colloquio: molto bene! Adesso devi prepararti al grande giorno. Come ben sai la prima impressione è quella che conta. Capita a tutti di arrivare con grande emozione a quel giorno, ma è importante che tu mantenga la lucidità e che sappia dare il meglio di te in quella manciata di minuti.
Il primo colloquio viene appunto chiamato colloquio conoscitivo. Il fine è quello di selezionare soltanto alcuni candidati, per cui se non farai una bella figura ti sarai giocato il posto. Non vogliamo metterti ansia, desideriamo come te che quello sia uno dei giorni migliori degli ultimi anni. Dopo il corso di laurea, il master e i vari aggiornamenti professionali è giunto il momento di guadagnare il successo meritato.
Il referente che ti troverai davanti ti farà alcune domande per inquadrare la tua preparazione e la tua attitudine al lavoro, anche informandosi su esperienze che non riguardano strettamente la sfera professionale come i tuoi hobby, le tue esperienze di volontariato e i tuoi viaggi.
Non sempre viene eseguito un colloquio conoscitivo al fine di assumere una persona. A volte viene fatto per scegliere persone da tenere in considerazione per ampliamenti o eventuali posti vacanti in futuro.
Se superi questa fase potrai essere ricontattato per un secondo e un terzo colloquio. Se ricevi una chiamata per un secondo colloquio significa che l’azienda sta mostrando interesse per te, ma non è ancora il momento di cantare vittoria. In questa occasione potrai incontrare direttamente il responsabile delle risorse umane o un altro dirigente preposto al reparto in cui andrai inserito. Se anche a loro dimostri di essere una persona valida per la posizione sei quasi in dirittura d’arrivo. Qui tieniti pronto a domande più specifiche rispetto alle tue aspettative sul lavoro in questione, lo stipendio e la mole di incarichi da gestire.
Il terzo colloquio non è sempre necessario, ma capita che alcune aziende lo richiedano, soprattutto se stanno cercando un professionista da inserire all’interno di una posizione molto delicata, difficile da sostituire. Di solito è quello definitivo, quindi se sei arrivato fino a qui potrai ben presto brindare.
Altri tipi di colloquio di lavoro
Sì, non esiste solo il colloquio conoscitivo. Ed è bene che tu sia pronto ad affrontare anche modalità sostanzialmente nuove. Ne esistono tanti e non è detto che ti capitino tutti. Di fondo l’obiettivo è sempre lo stesso: valutare le tue competenze e la tua motivazione, comprendere le tue modalità di ragionamento e di lavoro e l’abilità nel gestire la situazione in cui ti troverai se dovessero scegliere te. Tra i principali metodi di colloquio troviamo:
- Colloquio di gruppo
- Colloquio telefonico
- Videochiamata
- Assessment individuale
- Test sulle competenze
Vediamo ogni singolo metodo nel dettaglio.
Colloquio di gruppo
Forse è uno dei più imbarazzanti, ma non per tutti. Serve alle aziende per valutare la tua capacità di interazione in un contesto di gruppo e viene scelto spesso per comprendere se uno o più candidati possono lavorare insieme. Se dovrai lavorare all’interno di un team questa tipologia di colloquio è la più probabile e quella che dovrebbe spaventarti di meno se sogni di svolgere una professione che prevede la collaborazione con altre figure.
Di solito si inizia sempre con la presentazione individuale per poi passare a domande in cui è prevista la risposta collettiva del gruppo. In alcuni contesti vengono addirittura proposti giochi di gruppo, per testare le reazioni alle dinamiche di interazione. Non sempre è facile farsi notare in questi contesti di colloquio, ma un atteggiamento aperto e collaborativo sono vincenti, insieme ad un pizzico di doti di leadership che non guasta mai.
Colloquio di lavoro telefonico
Se l’azienda a cui hai inviato il curriculum si trova in un luogo lontano dalla tua residenza, o sei stai tentando di intraprendere la strada del lavoro da remoto come molti free lance fanno, ci sono ottime probabilità che ti contattino per un colloquio telefonico. I primi consigli per affrontare questa situazione al meglio sono di tipo tecnico e logistico:
- Assicurati di stare in un luogo tranquillo e senza interferenze
- Prendi appunti sulla conversazione
- Tieni in curriculum a portata di mano
- Parla formalmente ma senza eccessi di cortesia
Anche per quanto riguarda la voce vale la regola della prima impressione. Scandisci bene le parole, non parlare con il fiatone e smetti di fare qualsiasi altra cosa. Il fatto che tu stia al telefono non significa che questo non è un momento cruciale.
Videochiamata per colloquio di lavoro
Grazie ad internet e alla possibilità di connettersi tramite videocamera in qualsiasi luogo è possibile partecipare ad un colloquio di lavoro in videochiamata. I programmi utilizzati sono Skype, FaceTime e Jitsi (che permette videochat direttamente da browser senza installazione e registrazione). Anche in questo caso, come per il colloquio precedente, assicurati di avere una buona connessione, un microfono e una videocamera funzionante. Scegli una stanza ben illuminata, possibilmente sullo sfondo della parete dietro di te non dovrebbe esserci niente. Vanno bene librerie e quadri, ma meglio evitare il lavabo della cucina, i poster dei centri sociali o altre cose appese a caso. Devi suscitare una sensazione di professionalità fin da subito. Anche se filtrata dallo schermo la tua immagine sarà nitida, presentati al meglio della tua forma fisica e ben vestito.
Spesso questo colloquio viene richiesto per lavori nell’area informatica e della comunicazione digitale, mostrare la tua alfabetizzazione informatica e la tua capacità di usare la tecnologia ti farà acquisire punti. Se già alla proposta di una videochiamata hai risposto che non sapevi cosa fosse Skype, bè, probabilmente non hai buone probabilità di passare.
Assessment individuale
Queste parole non ti dicono molto, forse non è molto utilizzato in Italia. Si tratta di una vera e propria metodologia di conduzione del colloquio, simile (purtroppo) ad un interrogatorio. Se rispondi bene a tutte le domande la posizione è tua. Le domande sono poste per indagare in profondità su di te, e sono molte di più di quelle di un colloquio conoscitivo classico e la sua durata è molto variabile e lunga. Può arrivare a durare due giorni, in cui ti verranno sottoposti test e quesiti sulle capacità professionali ma anche sulla tua psicologia. Anche i lavori di gruppo possono rientrare nell’assessment individuale. Dovrai svolgere alcuni compiti, osservato da diverse persone a cui spetta il compito di valutarti. Sì, è particolarmente ansiogeno, ma spesso viene proposto per posizioni di altissimo livello, quindi se lo superi congratulazioni!
Test sulle competenze e abilità
Questo è l’ultimo esempio di colloquio di lavoro di cui ti vogliamo parlare, ma già la definizione dice molto sulle modalità. I test abbinati ai colloqui sono in costante crescita, i recruiter ne fanno attualmente largo uso e sono utilizzati soprattutto per individuare professionisti in ambito gestionale. Il vantaggio è che i test sono in grado di rilevare molti aspetti della psicologia, delle competenze e della capacità di ragionamento logico del candidato. Anche se viene meno la dimensione verbale è un’ottima occasione per evitare l’imbarazzo del faccia e faccia
Ora che ti sei fatto un’idea dei vari colloqui che ti possono capitare sei pronto per affrontare l’entusiasmante sfida. In bocca al lupo!