Come diventare analista di sistema: studi e possibilità
Scopri come diventare analista di sistema grazie a questo articolo. È un momento propizio per parlare di questo argomento. Sai, le nuove tecnologie continuano a crescere, e l’economia viene trainata da questo settore, in cui molti imprenditori stanno investendo. Gli sviluppi dell’informatica e di tutti i campi dell’innovazione stanno aprendo canali sempre nuovi per le aziende. Tutto viene trasformato da quest’onda di cambiamenti: dal rapporto tra aziende e consumatori, passando per le strategie di marketing. Ma in questo articolo, come abbiamo anticipato ci occuperemo degli analisti di sistema, questi misteriosi personaggi, grazie ai quali il mondo sempre un posto sempre pieno di sorprese.
Diventare analista di sistema: perché?
Pensa all’attività che stai svolgendo in questo momento. O a quelle che hai svolto durante l’arco della giornata. Stai leggendo un articolo su internet, dal tuo pc, oppure dal tuo smartphone. Probabilmente questi giorni sei andato alle poste, oppure hai lavorato, o hai fatto una qualsiasi altra cosa che però, aveva sicuramente a che fare con sistemi complessi in cui la gestione di un lavoro è stata ottimizzata e velocizzata grazie all’aiuto di queste care e vecchie macchine che contengono un linguaggio segreto e miracoloso: i computer. Per arrivare a un livello di precisione di un’organizzazione lavorativa è molto importante conoscere come funzionano questi strumenti tecnologici e saperli usare per ottimizzare sempre di più i processi di produzione dei servizi e dei prodotti, rendendo gli schemi di lavoro e i sistemi efficienti per davvero,
Per raggiungere questo obiettivo e per svolgere questo lavoro è necessario avere delle risorse incaricate, gli analisti di sistema. Questi professionisti, generalmente appassionati di informatica, vengono attualmente sempre più richiesti dalle aziende.
Cosa fa un analista di sistema
Come abbiamo detto le aziende si avvalgono del contributo della tecnologia per ottimizzare le proprie performance e ottenere sempre migliori risultati.
L’analista di sistema è quel tipo di professionista in grado di analizzare i processi aziendali e progettare software e programmi per monitorarli e collaudarli. Il suo lavoro è indispensabile nelle grandi aziende, soprattutto dove ci sono diversi reparti e comparti da gestire. Contribuisce a rendere i processi fluidi e produttivi, senza intoppi, grazie all’applicazioni di soluzioni tecnologiche.
La prima parte del suo lavoro, come accade per molti altri lavori, ha a che fare con la consulenza. Per diventare analista di sistema quindi non si deve possedere soltanto attitudini di tipo tecnico ma anche capacità relazionali.
Durante la consulenza l’analista di sistema raccoglie la richiesta del cliente e individua gli obiettivi da raggiungere. Una volta che sono stati stabiliti questi obiettivi il professionista cerca di comprendere quali strumenti può utilizzare per trovare una soluzione efficace e di solito si tratta di strumenti della progettazione informatica. Ovvero, realizza programmi. I programmi viene quindi ideato e messo a punto. L’analista di sistema si occupa di misurare l’efficienza del processo, di valutare i rischi, i costi e i benefici che si possono raggiungere tramite i passaggi che ha ideato.
Analista di sistema: mansioni e requisiti
Abbiamo pensato che schematizzare (un’attività tipica degli analisti) fosse utile ad avere maggiormente chiaro il quadro. L’attività di un’analista di sistema si compone di diverse mansioni:
- Comprendere gli obiettivi del cliente
- Modificare programmi già esistenti o crearne di nuovi
- Configurare sistemi informatici
- Collaudare sistemi e reti informatiche e risolverne i problemi
- Fornire consulenza tecnica al cliente
Sono tutte attività che necessitano competenze strutturate, e per questo è necessario formarsi. Più avanti parleremo di quali percorsi intraprendere per diventare analista di sistema, ma prima vediamo quali sono le capacità tecniche (e anche umanistiche, come abbiamo già detto) che dovrebbe possedere un analista di sistema:
- Abilità creativa e analitica
- Ottima conoscenza di circuiti elettronici e informatici
- Conoscenza di hardware e software
- Conoscenza base di programmazione
- Predisposizione alla leadership
- Capacità di problem solving
- Conoscenze base di marketing e business
- Conoscenza della terminologia tecnica in lingua inglese
- Conoscenza delle procedure amministrative e d’ufficio
In quali contesti si può lavorare come analista di sistema
Il lavoro dell’analista è molto richiesto negli ultimi anni. Migliorare gli obiettivi di lavoro è un obiettivo condiviso da molte aziende. Soprattutto le grandi aziende, le imprese che producono software, i centri di ricerca e anche le università sono interessate ad assumere questi professionisti. Si può anche lavorare come free lance, ora che il mercato lo permette, essendo più libero, più flessibile e aperto.
Abbiamo indicato le attività principali, che sono quelle della programmazione e dell’analisi dei sistemi, ma si può anche ambire a lavorare in posizioni dirigenziali, conosciamo diversi analisti di sistemi che hanno iniziato così e che poi hanno raggiunto obiettivi molto più alti, che forse non avrebbero neanche immaginato.
Probabilmente ti stai chiedendo anche quanto guadagna un analista di sistema. Bene, guadagna tanto. Ma dipende dal contesto in cui presta servizio. Se lavori come free lance puoi sicuramente scegliere da solo il tuo tariffario, cosa che non ti sarà possibile se lavori come dipendente.
In linea di massima i guadagni oscillano tra i 40 mila e i 60 mila euro lordi all’anno, ma la retribuzione può anche aumentare fortemente a seconda del tipo di settore specifico.
Come diventare analista di sistema
E veniamo un po’ al cuore del discorso, ovvero come diventare analista di sistema. Dopo aver spiegato in lungo e in largo in cosa consiste questo interessante lavoro è giunto il momento di parlare del come. Sicuramente si deve studiare, questo è poco ma sicuro. Ci sono molte più possibilità di lavorare come analista e programmatore di sistemi frequentando degli studi universitari. Il contesto accademico contribuisce a fornire il giusto bagaglio di esperienze teorico-pratiche, e ad approfondire le materie a supporto del futuro professionista. C’è anche chi sostiene che non sia d’obbligo lo studio universitario, ma non siamo della stessa idea. I corsi specialistici esistono, ma con il conseguimento della laurea puoi ambire a posizionarti direttamente in ruoli di maggior livello.
Al di fuori dell’università è solo l’esperienza che può fare la differenza. Come abbiamo cercato di sottolineare, si tratta di un profilo molto specializzato, che necessita di competenze trasversali, che vanno dagli studi organizzativi all’ingegneria, dall’economia alla sociologia, passando per il marketing e le scienze di tipo matematico e informatico. Insomma, un bel mix di discipline.
Per accedere alla professione, dunque, non è necessario un percorso formativo univoco. Come suggerimento iniziale, per chi non può accedere ancora al percorso universitario e sta pensando con largo anticipo al lavoro futuro (liceali previdenti!) suggeriamo l’iscrizione a un Istituto Tecnico Industriale a indirizzo tecnologico. Successivamente, si può proseguire la propria carriera formativa frequentando con profitto un percorso universitario in una delle discipline succitate. Per esempio si può conseguire una laurea in:
- Ingegneria gestionale
- Scienze e tecnologie informatiche
- Economia
- Scienza dell’organizzazione
Il percorso deve essere poi ultimato tramite il sistema di Master, Dottorati e Corsi di specializzazione offerti da università ed enti pubblici e privati.
La facoltà di ingegneria e di Economia presso l’Università Niccolò Cusano
Il nostro consiglio è quello di iscriversi a una delle facoltà indicate sopra. Abbiamo anche dei consigli più specifici. Presso l’Università Niccolò Cusano sono attivi diversi corsi di laurea all’interno delle sei facoltà on line, ad esempio il corso di laurea triennale in Economia Aziendale presso la facoltà di Economia e diversi corsi di laurea triennale e magistrale all’interno della facoltà di Ingegneria.