Come diventare bibliotecario: studi e possibilità

Tante volte ti sei chiesto come diventare bibliotecario. Probabilmente tutte le volte che sei entrato in una di quelle meravigliose stanze piene di scaffali e di conoscenza. L’amore per i libri e per la saggezza che contengono è un amore che non si esaurisce mai, infinito come le possibilità del sapere. Se davvero vuoi lavorare in questo settore ti spieghiamo quali sono i passi da fare.

Come lavorare in biblioteca

concorsi bibliotecariSfatiamo il mito che per lavorare in biblioteca si debba essere secchioni, con gli occhiali e un po’ gobbi. Allontanati dai clichè ed entra in tutte le biblioteche che incontri. Troverai un mondo nuovo, fatto di personale preparato e attento, e tu puoi essere uno di loro.

Forse il tuo interesse per la lettura nasce dalla passione per la narrativa, dal fatto che fin da piccolo hai divorato romanzi e racconti. O forse semplicemente dal fatto che sei portato per lo studio e la ricerca. Ma tutto questo non basta, sai? Per lavorare in biblioteca bisogna avere anche altre competenze: relazionali, organizzative, progettuali. Alcune di queste competenze possono essere acquisite e approfondite. Un percorso di formazione finalizzato a perfezionarle è la scelta giusta per raggiungere l’obiettivo che ti stai prefiggendo. Studiare e formarsi da bibliotecari ti offre la possibilità di comprendere fino in fondo cosa ci si aspetta dal tuo ruolo e cosa davvero serve lavorare in un istituto culturale di questo tipo.

Cosa fa un bibliotecario

Sarebbe banale e riduttivo affermare che i bibliotecari lavorano con i libri. Non si può semplificare così tanto questa professione. Chi lavora in biblioteca si trova di fronte sfide quotidiane e a lungo termine. L’offerta di un servizio culturale abbraccia molti aspetti.

La parte di catalogazione e di gestione del patrimonio librario è solo un elemento, che si aggiunge ad altri ben più complessi. Una struttura bibliotecaria tratta, custodisce e cataloga i libri secondo criteri che provengono dalla formalizzazione della professione, secondo un preciso schema che si apprende e cambia a seconda della tipologia di libro o di materiale trattato.

Per capire come funziona il settore è doveroso possedere lezioni di biblioteconomia. Una vera e propria scienza che studia e definisce i principi e le regole di gestione e di organizzazione degli spazi e dei servizi bibliotecari. I libri presenti in una biblioteca generalmente non sono solo quelli esposti, che puoi vedere quando entri dentro la long room, ossia la sala pubblica per la consultazione e lo studio da parte degli utenti. Di solito sono molti di più, alcuni dei quali vanno trattati diversamente, sulla base dell’importanza e della funzione che svolgono. A volte sono veri e proprio documenti di archivio.

E poi ci sono i libri che devono ancora essere scelti. Ogni biblioteca rinnova ciclicamente il proprio patrimonio e le nuove acquisizioni sono un aspetto importante, perché definisce l’ambito di appartenenza della biblioteca e la sua vocazione. Sceglierli e renderli disponibili all’utenza è un altro compito del bibliotecario, che per farlo studia e ricerca, aggiornandosi continuamente su quali sono le necessità delle persone che frequentano la biblioteca, del territorio che la ospita e delle reali possibilità dell’istituto culturale. A tutto questo si aggiunge anche un altro fattore. Le nuove tecnologie hanno trasformato anche le modalità di fruizione della cultura, e tutti i servizi culturali si stanno adeguando e rivoluzionando per abbracciare nuove possibilità. Le biblioteche diventano digitali ed è di fondamentale importanza che anche i bibliotecari siano formati nella gestione e nell’utilizzo di questi nuovi canali.

Come diventare bibliotecario: percorsi formativi

Il tema della formazione in ambito bibliotecario può apparire inizialmente poco chiaro. Per lavorare in biblioteca è rischioso affermare che non esiste un percorso specifico, anche se in parte è un’affermazione veritiera. Per fare l’avvocato bisogna fare giurisprudenza, per fare la psicologa devi studiare psicologia, mentre per fare il bibliotecario puoi scegliere diverse strade. O meglio, puoi avere alle spalle altri studi, ma esiste comunque una formazione specifica. Per andare dritti al punto possiamo indicare due step decisivi:

  • Laurea in archivistica e biblioteconomia
  • Concorsi pubblici

Questi due tasselli sono canali privilegiati per chi vuole lavorare nelle biblioteche o fare l’assistente bibliotecario. Una volta iscritto ad un corso di laurea in biblioteconomia ed archivistica avrai un quadro più preciso dei requisiti richiesti e inizierai ad apprendere nozioni, tecniche e competenze. Se vuoi scegliere un corso assicurati sempre che il titolo finale sia riconosciuto dai concorsi per bibliotecari, il secondo passaggio che ti può dare una possibilità concreta e immediata di raggiungere il tuo obiettivo.

Oltre al bagaglio di conoscenze fornito dai corsi e dalle specializzazioni ti abbiamo già detto che è importante sviluppare o mettere in campo abilità, come:

  • Organizzazione
  • Precisione
  • Capacità di comunicare con l’utenza
  • Cura per i dettagli

Ma bisogna ammettere che si tratta di skills necessaria praticamente per qualsiasi lavoro.

Quanto guadagna un bibliotecario

Chi ha detto che l’aspirante bibliotecario non guarda allo stipendio? Il guadagno è importante, in tutti i lavori. Inoltre dentro le biblioteche più grandi non lavorano solo bibliotecari, ma anche altri professionisti, ad esempio:

  • Custodi
  • Addetti alle pulizie
  • Coordinatori di attività
  • Impiegati amministrativi

cosa fa un bibliotecario

Prova a dire a queste persone che il loro lavoro è ripagato con l’amore per la cultura. Forse non reagiranno tanto bene. Te lo diciamo perché abbiamo riscontrato spesso una posizione curiosa rispetto ai lavori culturali. Soprattutto in Italia sembra che lavorare in archivio, negli istituti culturali, nei musei, sia un’attività quasi “ascetica”, come se la cultura non dovesse creare prosperità economica. Come se bastasse la gloria per lavorare al servizio di qualcosa di più nobile, escludendo il fatto che il tempo di un qualsiasi lavoratore e soprattutto la cultura in sé si paga, proprio perché è qualcosa di vitale importanza per lo sviluppo della società.

Detto questo chi supera un concorso bibliotecario deve sapere che il suo stipendio dipende dal contratto di assunzione. Generalmente, ma non è sempre così, per un full time si arriva a guadagnare tra i 900 e i 1000 euro, che si dimezzano nel caso di un full time.
Nella fase iniziale le possibilità di guadagno sono più ridotte, ma non si escludono possibilità di carriera. Anzi, proprio le innovazioni degli ultimi anni hanno allargato la domanda di personale competente in materie trasversali, specializzato, e quindi con maggiore possibilità di ricoprire ruoli di gestione e pianificazione anche a livelli più alti.

Offerte di lavoro come bibliotecario

Per svolgere un lavoro in biblioteca, così come per lavorare in archivio, abbiamo già detto che il concorso pubblico è la possibilità più concreta ed immediata. Di solito funzionano così:

  • Pubblicazione del concorso
  • Apertura delle iscrizioni per la selezione
  • Comunicazione e convocazione dei partecipanti sulla data e il luogo delle prove

Il tuo sogno di lavorare per i libri può diventare realtà. Ma non esiste solo il settore pubblico, ricorda. Esistono anche gli istituti privati, piccole e grandi realtà in cui muovere i primi passi e fare esperienza diretta. Puoi dare un’occhiata nei siti di annunci, anche se non si rivela il canale più proficuo, anche nelle agenzie di lavoro non sono tantissime le proposte di lavoro come bibliotecario, ma tentar non nuoce. Il nostro suggerimento è quello di provare la strada del tirocinio, magari a conclusione di un corso di laurea (non necessariamente in archivistica e biblioteconomia). Il tirocinio ti fornirà le competenze reali, l’entusiasmo e la consapevolezza giusta per intraprendere questa straordinaria strada. E davanti a te si prospetta una visione paradisiaca: una montagna di libri da custodire, leggere e suggerire.


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