Le 7 professioni alternative che puoi fare con una laurea in giurisprudenza
Negli ultimi anni sono sempre di più gli studenti con una formazione giuridica che scelgono di intraprendere strade diverse, cercando di svolgere professioni alternative a Giurisprudenza intensa come carriera nell’avvocatura. In Italia il numero di avvocato è più alto che nel resto d’Europa e questo ha creato una bolla esplosa recentemente, che ha avuto come conseguenza la minore possibilità di riuscita per i tantissimi avvocati. La concorrenza non è un problema, in fin dei conti c’è posto per tutti, ma è importante per molti trovare un lavoro in tempi brevi, mentre l’avvocatura comporta un percorso lungo, impegnativo e tortuoso, e non di così certo interesse per tutti. Vediamo quali sono i lavori alternativi con Giurisprudenza come laurea.
Cosa fare dopo giurisprudenza
Se molti a questa domanda risponderebbero avvocato o magistrato probabilmente sono persone che non conoscono le numerose e variegate possibilità offerte da un corso di laurea in Giurisprudenza. Il vantaggio di questo corso di laurea è dato dal fatto di possedere una struttura molto solida e approfondita. Sono rimasti pochi i corsi di laurea a ciclo unico quinquennale e questo è uno di quelli, il che lo rende prestigioso e sinonimo di grande preparazione nel curriculum di un futuro professionista. Le porte del mondo del lavoro si aprono con maggiore facilità per coloro che cercano professioni alternative con una laurea in Giurisprudenza.
In fin dei conti il diritto è un aspetto che permea tutte le aree della nostra vita di individui e cittadini, se ne deduce che la legge e gli esperti in materia possano collocarsi ovunque sia necessaria la figura di un esperto, qualcuno che conosce come le leggi si applicano e quali sono gli inquadramenti normativi e amministrativi per determinati settori.
Quindi, cosa fare dopo Giurisprudenza, dipende anche dalle predisposizioni personali, perché con la giusta carica di buona volontà e di proposività ci si può inserire nei più svariati campi, ma vediamoli insieme, sette diversi lavori per i laureati in Giurisprudenza.
1. Giurista d’impresa: aspetti legati d’azienda
Il giurista d’impresa rientra a primo titolo all’inizio di questa lista. Si tratta di una professione sempre più in crescita e che merita un approfondimento. Questo specialista si occupa della contrattualistica nazionale e nazionale del settore, degli aspetti legali di tipo tributario e commerciale inerenti una determinata società.
Ogni azienda ha bisogno di tenere sotto controllo questi elementi, se non possiede una persona incaricata nella loro gestione la sua attività rischia di non essere in regola, di rallentare certi processi di crescita. Le conoscenze di tipo giuridico del laureato in Giurisprudenza gli consentono di lavorare come consulente o come dipendente per supervisionare questi aspetti. Per avere maggiore efficacia è utile che abbia anche competenze di tipo economico.
2. Consulente del lavoro
Il consulente del lavoro è uno di quei lavori alternativi In Giurisprudenza che stanno prendendo sempre più piede. La nascita dei nuovi lavori digitali, la crisi del mondo del lavoro e l’improvvisa parcellizzazione delle collaborazioni professionali, l’avanzata del popolo delle partite IVA ha sollevato un bisogno sempre più stringente di professionisti che sappiano gestire le questioni relative al lavoro, i contratti, le direttive aziendali, il gestione delle risorse umane, la certificazione tributaria e l’arbitrariato in materia di diritto del lavoro.
La professione, come quella citata nel paragrafo precedente, richiede anche conoscenze di natura economica, ma un laureato in Giurisprudenza si rivela comunque il candidato migliore a svolgere la professione. Lo dimostra anche l’esame per accedere all’albo, che prevede prove di:
- Diritto del lavoro
- Diritto penale
- Diritto costituzionale
- Diritto privato
- Economia aziendale
- Legislazione sociale
3. Diplomatico
I nostri studenti in Giurisprudenza a Foggia volano alto. E alcuni di loro sognano di diventare diplomatici. Tra i lavori alternativi in Giurisprudenza questo è il più adatto a chi sogna di viaggiare. Non solo gli studenti di Scienze Politiche possono entrare in questo campo, ma anche i laureati in Giurisprudenza, che da bravi conoscitori del diritto internazionale e grazie alla loro corposa preparazione istituzionale sono in grado di entrare nel campo con serietà, competenza e intraprendenza. Ovviamente non si tratta di una carriera di facile accesso, e molto spesso chi desidera entrarci deve frequentare anche dei master universitari, ma è sicuramente una delle meglio retribuite e divertenti tra le più ambite.
4. Consulente Legale
Parlando in termini generici, il consulente legale svolge un’attività di supervisione e di supporto nei campi professionali in cui è assente una figura legale ma si rende necessaria per i più svariati motivi. Un po’ come quanto detto per il giurista d’impresa, il consulente legale svolge un ruolo cruciale, ma non è detto che debba farlo per forza in azienda. Sono moltissime anche le realtà associative e del terzo settore che possono avere bisogno dei servizi del consulente legale, per esempio per dirimere questioni che hanno a che fare con cavilli del diritto. Se sei indeciso su cosa fare dopo giurisprudenza e hai intenzione di mettere al servizio quanto appreso puoi scegliere di avviare una professione autonoma da consulente legale e lavorare con diversi clienti e all’occorrenza.
5. Insegnamento e Giurisprudenza
Licei e istituti superiori negli ultimi decenni hanno assistito all’ingresso del diritto come materia di studio. Finalmente. Il diritto pubblico, ad esempio, dovrebbe essere materia obbligatoria in tutte le scuole di grado secondario, per dare la giusta conoscenza dell’organizzazione dello Stato a chi ne fa parte, fin dalla più giovane età.
Questa trasmissione di conoscenza può avvenire solo grazie a chi ha studiato questa materia e la conosce davvero. Il migliore lavoro per chi ha studiato Giurisprudenza e non vuole fare l’avvocato è l’insegnamento. Ci sono molte possibilità e si tratta di un lavoro stimolante e utile.
6. Notaio
Lo abbiamo inserito quasi sul finire di questa lista perché si tratta di un lavoro diverso ma per certi versi assimilabile a quello dell’avvocato. I laureati in Giurisprudenza la considerano da sempre una delle opzioni più plausibili, insieme all’avvocatura e alla magistratura. Eppure, come quest’ultima, non è così scontato riuscire ad arrivare al culmine di questo percorso. È ancora una professione impegnativa, con un percorso lungo e tortuoso e pieno di esami e tirocini da superare. Nonostante queste difficoltà, però, dobbiamo ammettere che si tratta di un percorso che conduce a una professione molto ben retribuita. E questo contribuisce a convincere molti studenti a stringere i denti e tentare di raggiungere questo obiettivo professionale.
7. Data Protection Officer
Chissà se ricordi che qualche anno fa si parlava tantissimo di GDPR. Questa strana sigla stava a indicare un regolamento molto stretto e rigoroso in materia di privacy e dati. Questo regolamento è solo un aspetto di una tematica che è molto più vasta e complessa e che ha molto se non tutto a che vedere con il diritto. Il mondo della comunicazione, dove la raccolta dei dati e la privacy è argomento scottante, è stato letteralmente travolto dagli adeguamenti necessari, ma non solo: aziende, università, istituti culturali, tutti coloro che lavorano con i dati delle persone si sono dovute adeguare. Per farlo sono stati formati da consulenti legali, a disposizione per aggiornare sulle novità da rispettare, ma in molti altri casi (come nelle grandi aziende) è stato necessario istituire una figura apposita: Il data protection officer. Ecco questa è un’altra delle professioni alternative in Giurisprudenza, innovativa e attuale.
Questi sono solo alcuni dei lavori possibili per gli studenti di Giurisprudenza, ma non pensare che siano finiti qui. Con una formazione universitaria in diritto si può arrivare lontano.