Tesi sperimentale in diritto civile: dritte e consigli utili

Una tesi sperimentale in diritto civile è una scelta coraggiosa e innovativa. Molti progetti di tesi vertono sempre sui soliti argomenti, ma la giurisprudenza è una disciplina pronta ad accogliere nuove ricerche e punti di vista. Anche relatori e commissioni di laurea apprezzeranno la tua decisione e hai buone probabilità di prendere un ottimo voto. Ora che sei giunto a questo traguardo tieni duro ancora per un po’, manca poco e potrai festeggiare la tua laurea. Ma prima leggi questo articolo per elaborare e redigere la tua tesi nel migliore dei modi.

Come fare una tesi sperimentale in diritto civile

La tesi sperimentale si distingue da quella compilativa per forma e contenuti. Quest’ultima passa in rassegna le teorie e i contributi intellettuali, le leggi e le fonti che approfondiscono un determinato argomento o autore. È sicuramente interessante, ma purtroppo capita sempre più spesso di leggere tesi di laurea praticamente identiche. Per non rischiare di essere ripetitivi ci sono due possibilità:

  • Scegliere un argomento innovativo e originale
  • Scrivere una tesi su un progetto di ricerca

argomenti tesi giurisprudenza

La prima opzione è rischiosa. Per quanto il diritto sia una materia caratterizzata da una dinamicità che spesso non le viene sufficientemente riconosciuta è doveroso attenersi ai campi di ricerca e ai solchi teorici già tracciati dagli studiosi autorevoli e riconosciuti. Scegliere un argomento di tesi in giurisprudenza troppo originale non solo non è facile ma risulterebbe controproducente.

L’altra opzione invece è ampiamente apprezzata in ambito accademico. Una tesi sperimentale in diritto civile aggiungerebbe qualcosa di nuovo e interessante alle questioni già ampiamente dibattute.

Molto spesso quest’esperienza nasce all’interno dei tirocini formativi durante i corsi di laurea in Giurisprudenza. L’esperienza nell’ambito giuridico fa maturare il desiderio di esporre il proprio pensiero e argomentarlo, proprio come si fa in una tesi.

Ma cosa non deve mancare ad un buon progetto di tesi?

  • Introduzione
  • Esposizione
  • Tesi
  • Antitesi
  • Conclusione

Questi sono in generale i punti che vengono approfonditi in tutti i lavori. Per il tuo in particolare, trattandosi di qualcosa di più specifico e personale, dovrai tenere conto della chiarezza espositiva e della validazione del tuo pensiero attraverso quello di altri pensatori e giuristi.

Consigli per la tesi in diritto civile

Per elaborare un pensiero serve tempo. Per scriverlo ne serve altrettanto. La tua tesi non è solo un punto d’arrivo, ma un percorso formativo. Per questo ti suggeriamo di:

  • Scegliere l’argomento
  • Scegliere il relatore
  • Trovare le fonti

Tutto questo con largo anticipo, sicuramente prima di aver terminato gli esami. Potrai studiare e nel frattempo farti un’idea più precisa degli sviluppi del tuo lavoro di ricerca. Anzi, le materie che starai affrontando in esame ti forniranno delle griglie concettuali e degli spunti di analisi interessanti.

Inoltre il relatore ti può aiutare a fare chiarezza su quale sia il modo migliore per parlare dell’argomento che hai scelto, fornendoti una lista di riviste di diritto, manuali e fonti accreditate che possono darti un bagaglio notevole di conoscenze.
Il tempo che dedicherai a questo lavoro di tesi sperimentale in diritto civile è importante. Anche se il tuo esame è stato brillante non è detto che la materia ti sia ancora di così facile assimilazione. Soprattutto se stai cercando di esporre il frutto di una ricerca sperimentata e condotta direttamente sul campo dovrai trovare il quadro teorico che corrisponde. Ma se ci riuscirai avrai gli applausi di tutta la commissione, ne siamo certi.

Esempio di tesi sperimentale in diritto civile

Qualche anno fa ebbe una buona risonanza la notizia di un premio assegnato ad un giovane laureato partenopeo con una tesi sperimentale in diritto civile. Questo studente ha ammesso durante un’intervista che il lavoro pubblicato era il frutto di un impegno durato un anno.

Il suo relatore, ordinario di Diritto Civile, lo ha aiutato ad analizzare gli atti giuridici in materia ereditaria, ma lo studente ha voluto aggiungere un punto di vista personale, elaborando autonomamente un criterio sulla base della funzione divisoria.

È solo un esempio, ma dimostra quanta soddisfazione può dare una tesi in giurisprudenza a cui si lavora con impegno e determinazione.

Molti credono che il diritto si impari a memoria, credono che sia facile raggiungere buoni risultati universitari, ma non è così. Come per qualsiasi altra materia ci vuole qualcosa di più: la passione e la volontà. Se queste due qualità orienteranno il tuo lavoro molto presto toccherai con mano la realizzazione dei tuoi sogni.

Ma attenzione: non ti stiamo dicendo che devi trascrivere gli appunti del tuo tirocinio. Ogni argomento dev’essere comunque esposto secondo precisi criteri:

  • Scientificità
  • Precisione
  • Autorevolezza

Non ci muoviamo in una dimensione governata da mera ispirazione. La facoltà di Giurisprudenza non è quella di Lettere e gli studenti lo sanno bene. Non si improvvisano trattazioni creative, ma si propongono argomenti che rientrano in alcuni ambiti ufficialmente riconosciuti. Tu hai scelto il diritto civile, qualcun altro il diritto ecclesiastico e altri ancora il diritto tributario, ma sarà impossibile che qualcuno scelga di parlare di esperienze che esulano dalle competenze della materia.

L’analisi delle fonti

Per scrivere una tesi sperimentale in diritto civile bisogna comunque rifarsi alle fonti ufficiali del diritto e a materiale riconosciuto come valido dalla comunità di settore. In questo paragrafo ci concentriamo appunto sulle fonti, un aspetto non trascurabile. Dopo la scelta dell’argomento dev’essere elemento chiave del progetto di tesi.
Sulla base del tema individuato puoi chiedere al relatore quali sono gli approfondimenti da fare. Probabilmente dovrai studiare:

  • Fonti a stampa
  • Fonti d’archivio
  • Raccolte di documenti

La ricerca non finisce quando hai terminato la tua esperienza sul campo, ma quando hai chiuso il cerchio di dati e documenti che fanno da cornice e supporto alla tua trattazione.

Le riviste e periodici giuridici italiani e stranieri sono un ampio bacino di informazioni da cui attingere, così come i fondi documentali delle Organizzazioni o delle Università, molto spesso consultabili da chi sta per scrivere una tesi in giurisprudenza.

Per elaborare al meglio queste fonti è necessario possedere:

  • Capacità di sintesi
  • Abilità interpretative
  • Precisione nella ricerca

Stai cercando risposte alle tue domande, non stai leggendo per copiare e incollare un pensiero altrui. Chiediti: Questa fonte come contribuisce positivamente a chiarire l’argomento della mia tesi in diritto civile? Se la risposta è poco chiara probabilmente la fonte non è utile.

Dieci consigli per una tesi in diritto civile

tesi sperimentale in diritto ecclesiastico

Adesso che sei ad un passo dalla laurea cominci a sentire l’emozione che ti pervade. Ma un attimo di pazienza, devi ancora fare l’ultimo sforzo. Per concludere questo articolo, che ci auguriamo ti abbia ispirato a procedere con il tuo intento di tesi sperimentale, ti offriamo questi dieci consigli tratti dall’esperienza dei nostri docenti e studenti del Corso di Laurea in Giurisprudenza. Chi ha scelto di studiare o insegnare questa materia ha vissuto sulla propria pelle i successi (e i fallimenti, a volte!) di molti altri prima di te. Ecco i dieci consigli con i quali ti auguriamo di ottenere il massimo dei voti grazie alla tua tesi:

  • L’idea deve possedere un buon potenziale di sviluppo
  • Scegli con attenzione il relatore (che condivide la tua idea)
  • Trasforma l’idea in un’ipotesi concreta e strutturata
  • Inizia fin da subito, non rimandare
  • Completa gli esami che ti mancano
  • Continua ad aggiornarti su tutti gli argomenti correlati
  • Rispetta le procedure burocratiche
  • Procedi per gradi nello studio e nella stesura
  • Gestisci i tempi di lavoro (tuoi e di chi ti supporta)
  • Scegli un bel vestito e… sorridi

 

 


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